7) RAPPORTO       SOCIALE 

 
         
 

 

Siamo all'inizio di un nuovo rapporto sociale basato unicamente sulla tecnologia e che in futuro avrà il monopolio o quasi di tutti i contatti umani. Sembra poco augurabile, ma così si prospetta, per fortuna della Democrazia e per disgrazia dei Sentimenti, il nostro avvenire : un rapporto freddo e matematico da pagare all'insegna della uguaglianza, fraternità e giustizia. Lo volevano anche poco più di 200 anni fa, ma solo con i sentimenti e senza le " macchine " doveva per forza fallire. Tramite la telematica il singolo potrà portare al vaglio di tutta la Comunità il Suo contributo, la Sua scelta e volontà ed avere quindi potere decisionale effettivo. Con questa possibilità tecnologica il cittadino sostituisce il Rappresentante politico e diventa protagonista , per la prima volta, della vita pubblica. Sarebbe un fatto d'importanza storica, mai accaduto prima, e solo ora reso possibile dal progresso tecnologico. La famosa "casa comune" verrebbe realizzata telematicamente facendoci incontrare tutti in qualsiasi momento e luogo, a nostra discrezione, per decidere singolarmente nell'interesse collettivo. Ogni individuo potrà collegarsi 24 ore su 24 con la sede del governo sia locale che nazionale e contemporaneamente seguire le trasmissioni dati, video, audio, sul canale apposito alla televisione, al computer, al teleputer, al telefonino cellulare o qualsiasi altro mezzo di comunicazione che verrà man mano inventato. La telematica dà le stesse opportunità e possibilità di potere decisionale a chiunque, di qualsiasi estrazione sociale sia. Appiattisce l'influenza di ciascuno, garantendo il rispetto di tutte le idee. Nessuno può contare più di altri. Solo i numeri hanno valore quantitativo mentre rimane quello qualitativo del pensiero individuale. Alcuni sostengono che non è possibile permettere al popolo di decidere, facendo capire che è pericoloso e sprovveduto, che non si è mai verificata una evenienza di questo tipo e che quindi una soluzione del genere è paradossale. Chi scrive è convinto che i tempi sono maturi per un'ipotesi si fatta. Nel mondo ricco e sviluppato l'ignoranza è praticamente sconfitta, l'informazione diffusa, ma controllata da una elite putroppo. La maturità della gente risalta proprio attraverso i moderni mezzi di comunicazione, se liberi come Internet. Semmai è solo la paura di perdere i propri privilegi di classe che li fa temere questi burocrati ipocriti e ladri.

Con questo nuovo strumento di comunicazione portiamo la cosa pubblica in casa di ognuno di noi, nella nostra privacy, con serenità d'animo al riparo da influenze esterne. Saremo soli difronte alle nostre scelte, ben relazionati da persone che hanno tutto l'interesse a far bene il loro mestiere trovandosi sotto il giudizio diretto della gente. Diventa un'assemblea perenne di tutta la comunità rimanendo ognuno a casa propria e libero di intervenire quando meglio crede. La visione delle trasmissioni facoltativa, essendoci ampio lasso di tempo a disposizione con la registrazione e ripetizione continua. Con questo metodo non ci sono poltrone per nessuno, ne privilegi o vantaggi di sorta. Congregazioni piu o meno trasparenti o segrete non potrebbero fare nessun gioco sporco, la loro nascita sarebbe inutile. Tutti i rapporti umani che riguardano la cosa pubblica possono avere effetto sulla comunità solo attraverso il canale ufficiale. Qualsiasi intrallazzo per altre vie non troverebbe sbocco per evidenti metodi illegali e non riconosciuti dalle masse. Volendo fare un esempio concreto di democrazia diretta e soprattutto volendo indicare come iniziare in un piccolo comune di 15.000 abitanti a mettere in pratica questo nuovo rapporto tecnologico, si potrebbe pensare ad una realtà della pianura veneta come in quel di Bussolengo dove il 90% della popolazione è raccolta nel centro principale e una sola frazione oltre a poche località a breve distanza raccolgono il restante 10%. Il territorio è pianeggiante e poco esteso quindi con una piccola antenna ben mimetizzata e poca potenza di trasmissione si raggiunge ogni casa entro i confini comunali  senza disturbare le stazioni televisive dei comuni viciniori che daltronde lavorano su frequenze radio lontane. Per agguantare l'attenzione della popolazione è importante incominciare con un argomento che crea molta polemica tra i bussolenghesi, come la chiusura al traffico automobilistico, ormai da anni argomento di furibonde discussioni, della piazza XXVI Aprile, pricipale punto di incontro cittadino. La prima cosa da fare è la trasmissione registrata sul canale esclusivo 24 ore al giorno e per due settimane di un programma che comprende molteplici filmati in ognuno dei quali il personaggio di turno (sia esso un architetto specializzato in arredo urbano, un assessore alla viabilità, uno al commercio visto che i negozianti del centro sono i piu battaglieri nella polemica, un cittadino, il rappresentante dei negozianti, quello degli ambulanti essendo la piazza sito di mercato settimanale, insomma tutti coloro che vogliono dire la propria opinione in merito all'argomento.................) il personaggio di turno dicevamo, sia presentato e possa spiegare (aiutato da contributi filmati, planimetrie, schizzi e quant'altro) la Sua soluzione del problema, precisando perchè secondo Lui bisognerebbe fare in un modo invece che nell'altro. Filmati registrabili gratuitamente negli studi televisivi con l'assistenza e l'ausilio dei mezzi forniti dalla municipalità. Contemporaneamente alla trasmissione si faranno scorrere delle scritte con le quali si daranno tutte le informazioni in merito:eventuali future trasmissioni in diretta di dibattiti cittadini alle quali potranno partecipare dal vivo oppure telefonando tutti quelli interessati a far conoscere il proprio parere, oppure spiegazioni che si riferiscono al filmato in corso, ecc. Non solo. Volendo usare il metodo Delphi, il Centro Elaborazione Dati (opportunamente studiato) darà in tempo reale a tutti i telespettatori la percentuale dei favorevoli alla chiusura della piazza (scelta 1), dei contrari (scelta 2)e di quelli che preferiscono l'apertura parziale (scelta 3). Esaurito il tempo destinato per regolamento al dibattito, si procederà alla votazione vera e propria, anche quella possibile in qualsiasi momento e da qualunque telefono per 15 giorni. Il cittadino dovrà solo rispondere a delle domande, formulate da una segreteria telefonica, compilando le cifre sull'apparecchio telefonico che gli verranno suggerite in base alle sue intenzioni. Dovrà presentarsi innanzitutto con un codice personale segreto, accettato il quale gli verrà chiesto di compilare il numero del quesito (precedentemente assegnato in tv) al quale desidera rispondere , e quindi la sua scelta, sempre con la compilazione dei numeri 1, 2 o 3 a seconda della risposta preferita. La votazione per quel specifico problema non potrà essere ripetuta dallo stesso codice segreto, quindi unica e automaticamente memorizzabile al CED senza la possibilità di essere manomessa o identificata. Gli argomenti al vaglio della popolazione saranno molteplici, affrontati uno dopo l'altro in continuazione ma dando ad ognuno un tempo massimo di dibattito e di votazione. Questo nella formulazione piu semplice, ma una volta raggiunto l'obbiettivo della partecipazione massiccia, il sistema può essere gradualmente ampliato e particolareggiato richiedendo agli utenti un poco alla volta un impegno sempre maggiore per un risultato sempre migliore. Le varianti tecniche sono infinite e solo gli specialisti possono comprenderle, ma alle masse non bisogna dare la benchè più piccola complicazione anche perchè il cittadino deve dedicare alla cosa pubblica il tempo e l'impegno minimo possibile e nel momento a lui più consono. Ecco perchè gli argomenti vanno ripetuti per parecchi giorni senza limiti d'orario e senza uso di computer da parte dell'utenza, almeno fino a quando le masse non si saranno telematicamente alfabetizzate. Ma un'altro importante punto d'incontro potrebbe essere proprio su Internet dove già oggi è possibile usare la tecnologia per permettere a tutti di proporre idee che verranno poi filtrate, condensate e promosse ai livelli più alti dai cittadini stessi tramite la Loro partecipazione, fondamentale per praticare la Democrazia Diretta. Se un cittadino qualsiasi supera con la sua idea, in concorrenza con altre, il livello locale, avrà via libera ad ulteriori "nominations" su scala maggiore, fino a raggiungere il livello più alto interessato dal problema, e quindi discusso. Nel dettaglio il sistema va studiato da chi se ne intende, ma la Democrazia Diretta ne è l'unica garante. Sulle pagine Web ogni argomento/idea/problema riceve un punteggio espresso anche in percentuale che corrisponde alle preferenze dei cittadini, ed alla scadenza prefissata una classifica darà la soluzione migliore da adottare. Tutti i moduli sono corredati da una statistica che orienterà con precisione l'utilizzatore. Naturalmente si possono formare infiniti gruppi di discussione, tutti indipendenti tra loro, ma al vertice arriverà la direttiva che avrà superato tutte le fasi, i filtri e livelli del caso. Una volta convinta l'amministrazione comunale di Bussolengo a finanziare il puro e semplice acquisto delle due strutture necessarie (CED e Stazione Televisiva) si può incaricare una facoltà universitaria a progettare il sistema nei minimi dettagli coinvolgendo nel lavoro gratuito i giovani laureandi desiderosi di superare gli esami anche e soprattutto con della pratica, oltre alla solita grammatica.

Ottorino Rizzi 1992 e successivi.

 


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